“ArEUDigital” è una delle rubriche che ArEUradio porterà avanti in questa avventura che noi ragazzi, nativi digitali, abbiamo deciso di intraprendere. Siamo Vanessa, Letizia, Francesca, Massimiliano, Franco, Omar, Andrea e abbiamo tutti all’incirca vent’anni: assieme a voi esploreremo l’ampio settore del mondo digitale.
Veniamo accostati a questo mondo non sempre con un’accezione positiva, ci viene detto che siamo ossessionati e dipendenti dai social, in parte è vero: spesso si rimprovera il fatto che si prediligano i rapporti virtuali a quelli reali, che non si riesca a fare a meno di sbloccare il telefono anche solo per il gusto di farlo, della scarsa capacità di concentrazione causata da quest’ultimo e delle abilità manuali che stiamo praticamente accantonando. D’altra parte, dobbiamo anche essere consapevoli che i social possono essere utilizzati in maniera positiva: sempre più frequentemente ad esempio ci si imbatte in post che affrontano l’argomento della “body positivity”, che tendono a scardinare l’ideale di un unico prototipo di bellezza. Analizzeremo anche l’impatto che le immagini, i video e i post che leggiamo hanno all’interno della nostra società. Come ben sappiamo, grazie ai social è anche possibile informarsi su novità e avvenimenti che rischierebbero altrimenti di non arrivare ai giovani. Quindi, mondo più digitale vuol dire anche mondo più consapevole e informato.
Ci chiamano Nativi Digitali, è veramente così? Qual è il nostro rapporto con la tecnologia? Siamo capaci di gestirla in tutti i suoi molteplici usi? Quali sono i nostri limiti? Come possiamo discernere la nostra interazione con gli agenti morali artificiali? Per molto tempo, e soprattutto in Italia, l’interesse per tutto l’universo dei nuovi media è stato riservato a un’élite di accademici, questo ha portato i più a non conoscere, non interrogarsi e giudicare, spesso, le nuove tecnologie.
La recente pandemia da Covid-19 assieme a tutto il male che ha causato, ha fatto scoprire a molte persone l’utilità di strumenti come pc, smartphone e piattaforme digitali (Meet, Instagram, Telegram, Skype). Durante la quarantena senza la tecnologia probabilmente non saremmo stati in grado di continuare a studiare, lavorare, sentire gli amici e i parenti, fare tristi aperitivi in camicia e pantaloncini in acetato (comodissimi anche duranti i colloqui di lavoro a distanza, ok forse era meglio non precisarlo). Tutto ciò ha comportato una positiva accelerazione circa gli sviluppi dell’intelligenza artificiale ed ha incentivato una profonda riflessione, soprattutto a livello accademico, in merito alle future e possibili conseguenze sociologiche originate dalle innovazioni tecnologiche. Diventa sempre più necessario, dunque, essere consapevoli del cambiamento in atto nell’intera società!
La cosa che accomuna tutti noi, “ragazzi digitali” di ArEURadio, è la passione per il mondo digitale nel suo insieme ma, come è giusto e normale che sia, ognuno di noi si approccia all’universo tecnologico in modo diverso e per scopi diversi. Chi ha la passione per i social e la fotografia, chi vuole fare del video-editing un lavoro, chi studia comunicazione e quindi, per estensione, anche tutto quello di cui parleremo in questa rubrica, e chi è semplicemente un nerd di questo settore. Ognuno di noi porterà, perciò, le proprie competenze e i propri interessi, sperando di regalarvi un quadro, il più completo possibile, della nostra visione del mondo digitale.
Vi parleremo delle nuove opportunità che la tecnologia offre, soffermandoci soprattutto sui nuovi impieghi che sono nati e continuano a nascere con l’innovazione digitale (pensate a tutti coloro che si sono scoperti piccoli/medi imprenditori grazie a piattaforme digitali quali Airbnb, chi è passato dal fare vlog su Youtube ed è arrivato al cinema, chi invece ha avuto modo di far conoscere la propria fotografia grazie ad Instagram), ma vi aggiorneremo anche sulle novità che di continuo la Silicon Valley sforna: nuove app, nuove idee, nuovi modi di esperire la realtà.
Ci soffermeremo sulle preoccupazioni connesse al mondo digitale, che ormai fanno parte di noi: vi ricordate Immuni? Quanta preoccupazione ha portato con sé per via dei dati che ogni utente doveva condividere? La questione della privacy è un tema molto dibattuto nel campo delle nuove tecnologie, merito/colpa anche dello scandalo di Cambridge Analytica, azienda di data mining che è servita per raccogliere i dati di milioni e milioni di utenti Facebook (grazie a un test di personalità) per fare propaganda a favore di Trump in prossimità delle elezioni americane.
Un altro argomento che sicuramente toccheremo è il nostro rapporto coi social: quanto stiamo sulle principali piattaforme digitali? Quali sono le nostre preferite e perchè? Come vi rappresentate nel mondo digitale? Avete mai provato a concedervi un periodo di detox dagli schermi? Tutte queste sono domande che spesso non ci facciamo perchè molti devices sono ormai diventati una vera e propria estensione di noi, tanto da non farci preoccupare del come, perché, chi, quando.

Ma a cosa serve parlare di tutto questo?
Non si tratta solo di un nuovo e generale interesse mediatico o di semplice consapevolezza: noi vogliamo portare ad un livello di dibattito pubblico queste tematiche di frontiera, nella misura in cui avvertiamo un nuovo cambio di passo all’orizzonte: è l’uomo stesso che sta cambiando! La tecnologia è una possibilità e quindi anche un’opportunità. Per questo motivo, ci addentreremo nei meccanismi dei dispositivi tecnologici per scorgerne anche eventuali limiti! Il nostro obiettivo, quindi, non è tanto quello di dare risposte ma di suscitare in voi domande giuste che orientino lo sviluppo tecnologico verso una nuova armonia, per giungere ad uno sviluppo integrale e rinnovato della persona umana nelle sue relazioni: vecchie-nuove generazioni; uomo-macchina; tecnologia-ambiente.
Tutto ciò che è stato scritto in precedenza è solo una parte del nostro lavoro, infatti oltre ad articoli pubblicheremo anche podcast, quindi attraverso la nostra voce vi racconteremo il nostro pensiero e le nostre opinioni sui vari temi che tratteremo.
(Prima di continuare a leggere sedetevi e preparate gli auricolari)
Sarete felicissimi di sapere che potrete sentire la nostra voce nel nostro primissimo ed esclusivo podcast dove Letizia e Francesca vi racconteranno il nostro progetto, solo per voi, per i primi 100 ascoltatori in regalo un materasso in memory relax… ops mi sono fatto prendere la mano, niente materasso scusate, però il podcast c’è e lo trovate qua sotto così potete vederlo immediatamente. Potete trovarci anche su Instagram, Facebook e, se non volete vedere le nostre facce ma volete comunque sentire le nostre voci, i podcast li trovate anche su Spreaker.
P.S. Avrete sicuramente notato che questo articolo ha diverse voci, vi rassicuro, non l’ha scritto il protagonista di Split, ma l’abbiamo scritto a 8 mani, proprio come la Dea Kalì.
Ciao amici, alla prossima! 🙂
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