“Raga, progetto ArEUradio approvato”

Prima di iniziare, ci sembra doveroso fare una premessa: se stavate cercando sul web come impressionare i vostri commensali con un gustoso e prelibato piatto della tradizione, questo articolo non fa per voi, e presto scoprirete il perché.

Se invece vi incuriosisce conoscere l’esperienza di un gruppo di giovani sconosciuti, o quasi, relativa all’ideazione e alla realizzazione di un progetto che coinvolge altri giovani, passando per attività di team building e di problem solving e di altri inglesismi a piacere, vi auguriamo buona lettura.

Settembre – Dicembre 2019

La nostra storia inizia l’anno scorso, quando Mattia e Alessandro propongono a quello che sarebbe diventato il nostro gruppo, l’idea di realizzare una webradio, un blog e un sito web, contenitori da riempire con podcast, articoli, foto e video attraverso cui parlare di tutto ciò che di rilevante, stimolante e interessante – secondo noi – accade a Sassari, in Sardegna e fuori dall’Isola. 

Se vi sembra già complesso così, aggiungete a tutta questa serie di attività il coinvolgimento attivo di 35 giovani fra i 15 e i 30 anni, che si occuperanno di curare la progettazione, la realizzazione e la promozione dei contenuti.

Insomma, dare vita a una vera e propria redazione in cui coordinare il lavoro da svolgere.

Nonostante ognuno di noi provenga da ambienti professionali diversi, ci accomunano esperienze a stretto contatto con le persone. Forse è per questo motivo che si può affermare con certezza che, dopo aver ascoltato con grande interesse la proposta e immaginato di riunire così tanti giovani in un progetto del genere, tutti abbiamo pensato la stessa, identica, cosa: questi due sono completamente impazziti.

Non ci sarà bisogno di citare la celebre frase di Steve Jobs per raccontarvi che alla fine abbiamo deciso di lavorare sul progetto, così passeremo direttamente alla parte in cui l’eventualità di realizzare AreEURadio iniziava a concretizzarsi sempre di più.

C’era la possibilità di partecipare a un bando del Corpo Europeo di Solidarietà promosso dall’Unione Europea. Alcuni di noi hanno collaborato con l’Informagiovani del Comune di Sassari/Agenzia Eurodesk.
Questo al momento della stesura del progetto si è rivelato molto utile: avere un’approfondita conoscenza del bando, di chi lo promuove, del contesto di riferimento e dei potenziali stakeholders è fondamentale. Da qui, ognuno ha poi cercato di contribuire ad arricchire l’idea iniziale mettendo a disposizione le proprie proposte, competenze e capacità.

Siamo arrivati a dicembre quasi dimenticandoci del bando, impegnati con il lavoro o con la sua ricerca, due attività che spesso si equivalgono in sforzo, impegno e fatica, e poi la vita di tutti i giorni, i regali di Natale, il luogo in cui trascorrere le festività – perché no magari il divano – e poi Capodanno con il cenone, ricordarsi di cucinare le lenticchie, imperdonabile dimenticanza culinaria avuta l’anno precedente… finché: “Raga, progetto AreEURadio approvato“.

Ecco, a questo punto la nostra narrazione si interrompe e fa un salto temporale di circa 10 mesi, periodo in cui una pandemia ha modificato completamente anche i nostri piani, e in cui tu attribuisci alla pentola di lenticchie che ti sei dimenticato di presentare a tavola anche questa volta, la definitiva origine di tutti i mali.

Ottobre 2020

La seconda parte della storia ha inizio in un paesino nel cuore della Sardegna di quasi duemila abitanti: Laconi.

Il borgo, oltre a ospitare affascinanti aree archeologiche, conserva le tracce di un passato più recente, che si intreccia al nome della nobile casata catalana degli Aymerich, insediatasi nel territorio a partire dal XIV secolo.

Non vi sorprenderete dunque se passeggiando per il paese incontrerete dolmen, menhir, i resti di un castello medievale, una villa Liberty o un parco ricco di piante esotiche e cascate di acque pure che derivano dallo scioglimento della neve del Gennargentu: uno scenario unico in tutta l’Isola. 

Se questo non è abbastanza, Laconi è anche il luogo in Sardegna che ospita il primo e l’unico co-housing e co-working rurale, il Trebballu Hub, la nostra casa e il nostro headquarter per un fine settimana di formazione e team building

A questo punto entra in gioco Silvia, psicologa e youth worker che ci ha guidato in un percorso ricco di sfide e attività mirate a rafforzare e approfondire la nostra conoscenza e a delineare gli aspetti pratici e organizzativi del progetto.

Fra le attività pensate per noi, Silvia ci ha proposto il team cooking: cucinare tutti insieme un pasto completo, dagli antipasti al dolce, in 60 minuti. 

Il gruppo ha affrontato la sfida con estremo coraggio e dedizione, ci sentivamo un po’ come a Masterchef, finché non abbiamo realizzato che avremmo dovuto mangiare ciò che avevamo cucinato.

Scherzi a parte, il team cooking ci ha fatto riflettere sulle dinamiche del gruppo in una situazione estremamente “sfidante”, in cui valorizzare le risorse a disposizione e dare fiducia a ciascun membro della squadra è fondamentale.

Abbiamo imparato anche che fare la pasta all’uovo in casa può essere un’attività potenzialmente letale, ma i segreti dei nostri “pilastrini alla Aymerich” ve li racconteremo in un’altra occasione.

Se siete arrivati fino a questo punto, sappiate che l’avventura è solo all’inizio. Il resto della storia lo scriverete voi… Non vediamo l’ora di incontrarvi nel nostro quartier generale, il Centro Giovani del Comune di Sassari.

Trovate a questo link la call e il regolamento per partecipare al progetto.
Qui invece il modulo Google per inviarci la vostra candidatura.

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